La madre influenza, come ben sappiamo, la nostra vita, in modo differente negli uomini e nelle donne.
Jung parla di archetipo del materno riferendosi ad una vasta gamma di dimensioni positive e negative in cui questa figura può spaziare.
Oggi vorrei parlare della figura materna nella donna, nel caso in cui ci sia un “eccesso di mamma” o “poca mamma”…spiego meglio
Ipertrofia del materno
l’eccessivo sviluppo del femminile porta nella donna ad uno sviluppo degli istinti femminili, soprattutto dell’istinto materno. Assisteremo ad una donna che ha come unico scopo la procreazione. In queste donne l’uomo viene visto come un accessorio, strumento di riproduzione.
In questa donna la personalità è poco sviluppata, spesso ne è inconsapevole, perché vive negli altri, attraverso gli altri, si identifica con loro. L’intelligenza è poco coltivata, resta primitiva, priva di relazioni, trascurata ma comunque vera e profonda come la sua natura di madre.
Esagerato sviluppo dell’Eros
In questa donna spesso l‘istinto materno è poco sviluppato, al contrario assistiamo ad uno sviluppo dell’Eros. La gelosia verso la madre è il tema dominante; questa donna ama le relazioni romantiche, è spesso attratta da uomini sposati, per l’inconscio desiderio di far naufragare il loro matrimonio. Raggiunto questo scopo viene meno il suo interesse (per mancanza di istinto materno), e subentra qualcuno di nuovo.
E’ una donna inconsapevole del suo modo di agire che si rivela poco vantaggioso per sé e per i suoi uomini.
Identità con la madre
Se non si sviluppa l’Eros, nella figlia abbiamo l‘identità con la madre ed un blocco di proprie iniziative femminili. La figlia non ha coscienza del suo mondo istintuale (né come istinto materno, né come Eros) e proietta la sua personalità sulla madre. Maternità, responsabilità, esigenze erotiche, generano sentimenti di inferiorità e conducono questa donna verso la madre che vive quello che alla figlia è inaccessibile. La madre sottrae tutto alla figlia che si accontenta di restarle attaccata o di contrastarla, ma con una maschera di lealtà e devozione. La sua esistenza è risucchiata da quella della madre. Queste donne spesso si sposano, perché molto appetibili sul “mercato matrimoniale” perché riescono ad innalzare innalzare l’autostima del marito a livelli elevati.
Il complesso materno negativo
La donna di questo tipo è per l’uomo una compagna scomoda, esigente, difficilmente accontentabile e ribelle. Potrebbe a un certo punto rinunciare alla lotta con la madre, ma resterà nemica di tutto ciò che è oscuro, incerto ed ambiguo in favore di tutto quello che sia ragionevole e chiaro. Potrà diventare amica, consigliera e sorella del marito. Si tratta di una donna con una rara combinazione di femminilità e ragione femminile. A differenza della donna con “troppo femminile” che a volte l’uomo teme, questo tipo di donna risulta meno temibile, con un’intelligenza di cui potersi fidare.
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Cristina
Immagine: Maternità – Olio su tela 2015 di Sabrina Bonetta